Glossario
Antera: parte terminale dello stame entro la quale maturano i granuli di polline.
Appassimento: fenomeno dovuto a carenza dāacqua. Si manifesta con lāafflosciamento dei germogli e delle foglie e si distingue con un appassimento permanente che può portare alla morte della pianta. Un appassimento temporaneo può verificarsi nelle ore più calde della giornata.
Ascella: indica lāangolo formato da una foglia nel punto di inserzione su un ramo.
Attecchimento: fase in cui la pianta mette le radici nel terreno dopo un trapianto.
Bocciolo: fiore non ancora schiuso.
Brattea: appendice che ricopre il fiore prima dello sbocciare.
Calice: verticillo esterno del fiore formato dai sepali, solitamente verdi. Ha funzione protettiva.
Carpello: la parte femminile del fiore che contiene gli ovuli.
Cimatura: potatura leggera degli apici vegetativi per favorire lo sviluppo dei getti laterali. Nella rosa ha spesso lo scopo di eliminare i fiori appassiti e stimolare una più rapida e fitta rifiorenza.
Cinorrodio: nome corretto del falso frutto della rosa, spesso erroneamente detto bacca. Contiene numerosi semi biancastri.
Climber: rose a comportamento sarmentoso, si presentano con fusti rigidi e grossi. Sono normalmente rifiorenti e raggiungono varie altezze. Si dimostrano ideali da appoggiare a pareti o muri, disponendone i lunghi rami a raggiera.
Concime: sostanza di natura organica o inorganica, di origine naturale o fabbricata dallāuomo, che si aggiunge al terreno per accrescerne la fertilitĆ . I concimi āartificialiā contengono quantitativi stabiliti di azoto, fosforo e potassio e sono disponibili in forma solida o liquida. Ć sinonimo di fertilizzante.
Corimbo: infiorescenza nella quale i vari fiori vengono a trovarsi tutti su uno stesso livello pur essendo inseriti ad altezze diverse sullāasse principale ma avendo peduncoli di lunghezze differenti.
Cornunghia: fertilizzante organico, ottenuto dai residui, sottoposti a torrefazione, delle corne e delle unghie degli animali (domestici) macellati.
Corolla: la parte solitamente più vistosa del fiore, formata dai petali. Ha funzione vessillare di richiamo per gli insetti impollinatori.
Cultivar: (contrazione di cultivated variety) varietà orticola coltivata, non spontanea in natura, con uno o più caratteri ben distinti e stabilizzati. Generalmente si moltiplica solo per via agamica.
Filamento: parte inferiore dello stame che sostiene lāantera.
Fiore doppio: fiore con più petali rispetto allo stato spontaneo in natura, disposti in due o tre verticilli. Nella rosa i petali sono solitamente più di 20. Nelle forme completamente doppie, i fiori assumono un aspetto arrotondato, i petali sono densamente appressati e gli stami sono spesso in numero ridotto o assenti.
Fiore semplice: fiore con il numero di petali normali per la specie, disposti in un singolo verticillo. Nella rosa selvatica i petali sono sempre 5 (eccezionalmente 4 – 7 o 8).
Fiore semi-doppio: fiore con un numero di petali doppio o triplo rispetto a uno semplice. Nella rosa di solito in numero superiore a 8 e inferiore a 20.
Fittonante: si dice di apparato radicale formato di una o più radici robuste, dirette verso il basso, dalle quali hanno origine altre radici secondarie, di dimensioni molto minori.
Foglia: organo della pianta, di solito verde, che funge da organo di respirazione e che svolge le funzioni di fotosintesi, respirazione e traspirazione. Nella rosa si tratta di foglie composte, imparipennate, cioĆØ formate da un numero dispari di foglioline, generalmente variabile da 3 a 9.
Fogliolina: singolo elemento di una foglia composta.
Glabro: liscio, senza peli o ghiandole.
Glauco: di colore tra il celeste e il verde e riferito solitamente a fusto e foglie.
Ibrido: proveniente, naturalmente o artificialmente, da genitori geneticamente differenti. Hanno caratteristiche diverse, acquisite dai genitori, e spesso mostrano crescita vigorosa.
Innesto: operazione consistente nellāinserimento di una parte viva dāuna pianta in unāaltra perchĆ© vi attecchisca e dia origine a un unico individuo.
Internodo: porzione di stelo compresa tra due nodi.
Mutazione: cambiamento genetico, spontaneo o indotto, che spesso dĆ come risultato una forma che differisce per pochi caratteri dalla pianta da cui deriva. Le mutazioni sono anche dette sport.
Nodo: punto dei rami e del fusto, a volte leggermente ingrossato, dove sono presenti le gemme da cui si sviluppano foglie, germogli e fiori.
Pedicello: anche detto peduncolo, ĆØ lo stelo di un singolo fiore.
Petalo: ogni elemento della corolla. Morfologicamente si tratta di una foglia modificata, quasi sempre colorata, con la funzione di attrarre gli insetti pronubi che favoriscono lāimpollinazione.
pH: simbolo utilizzato per indicare la basicitĆ o lāaciditĆ di una soluzione. La soluzione ĆØ neutra, cioĆØ ne acida ne basica, quando il pH ĆØ 7; ĆØ acida se il Ph ĆØ inferiore a 7; ĆØ basica se il ph ĆØ superiore a 7.
Picciolo: stelo di una singola foglia.
Pistillo: organo femminile del fiore costituito da uno o più carpelli. Ć formato dallāovario, dallo stilo e dallo stigma.
Pollone: getto fiorifero, vigoroso ed eretto che si sviluppa generalmente a livello del suolo dalle radici o da un fusto sotterraneo. Nelle piante innestate si definisce succhione e deve essere eliminato per non mettere a rischio la sopravvivenza della varietĆ stessa.
Poltiglia bordolese: miscela di solfato di rame e calce in acqua, di largo impiego nella lotta contro i funghi.
Racemo: tipo di infiorescenza nella quale il fiore alla sommitĆ sboccia per primo seguito dai fiori sottostanti.
Rambler: rose a comportamento sarmentoso, hanno un portamento lasso e producono numerosi rami flessibili e sottili. Non sono generalmente rifiorenti e raggiungono altezze considerevoli. Si dimostrano perfetti per coprire pergolati, capanni, vecchi alberi o anche da far scendere lungo scarpate o lungo siepi.
Rampicante: pianta con fusti lunghi e flessibili che cresce arrampicandosi su altre piante o su supporti. I rampicanti veri e proprio hanno organi di attacco quali radici aeree, viticci, cirri e ventose con cui si aggrappano ai sostegni (es. edera, vite vergine). Nel caso della rosa, che non dispone di questi organi, lāuso del termine rampicante ĆØ botanicamente improprio ma comunemente accettato.
Rifiorente: pianta che produce più fioriture nello stesso anno.
Rosa botanica o selvatica: rosa che cresce spontaneamente in natura.
Sarmentosa: pianta con fusti lunghi e flessibili che cresce arrampicandosi su altre piante o su supporti a cui occorre legarla in quanto manca di veri organi con cui aggrapparsi.
Sempreverde: pianta che conserva le foglie per più di una stagione vegetativa.
Sepalo: ogni elemento, generalmente di colore verde, che compone il calice. Nella rosa i sepali a volte hanno delle lacinie fogliose lungo i margini, molto caratteristiche. Lāinsieme dei sepali forma il calice.
Specie: raggruppamento di individui che presentano molti caratteri somiglianti e che, in condizioni naturali, sono in grado di fecondarsi per produrre una discendenza a sua volta fertile.
Spina: termine improprio con cui vengono indicati gli aculei delle rose. La differenza tra spina e aculeo consiste nel fatto che la prima non può essere asportata senza lesionare il ramo, mentre il secondo è una formazione epidermica che si stacca facilmente, lasciando solo una piccola cicatrice.
Stame: organo maschile del fiore. Ć costituito dal filamento e dallāantera.
Stigma: parte apicale del pistillo su cui si deposita e germina il polline.
Stilo: parte del pistillo che sorregge lo stigma (non sempre ĆØ presente).
Succhione: tipica anomalia delle rose riprodotte da innesto, ĆØ un ramo assai vigoroso ed eretto che nasce al di sotto del punto di innesto. Produce fiori semplici, diversi dalla varietĆ prescelta, sottraendo molta linfa al resto della pianta fino a sopraffare il āgentileā, la varietĆ nobile innestata. Lāunica soluzione, per evitare di perdere la varietĆ , ĆØ quella di recidere il succhione alla base.
Talea: tipo di moltiplicazione agamica; consiste nel far radicare in un substrato adatto porzioni, lignificate o erbacee, di rami o di fusti giovani.
Terriccio: stato superficiale del terreno dei boschi e dei prati, che contiene notevoli quantitĆ di residui dei vegetali e viene utilizzato in giardinaggio.
Torba: materiale ricco di sostanza organica indecomposta o particolarmente decomposta, che si estrae in luoghi umidi, detti torbiere. Viene usata come combustibile ed ĆØ largamente impiegata in giardinaggio per la preparazione di composte.
VarietĆ : variante di una specie presente in natura.
Verticillo: insieme di tre o più organi (petali, foglie, gemme ecc.) che si sviluppano dallo stesso nodo.
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